DERMATOLOGIA
Condividi nei social network
Acne. grazie alla luce Blu la cura non è più farmacologica!
|
|
La Terapia fotodinamica La terapia fotodinamica topica (PDT) è una forma di trattamento non chirurgico da tempo utilizzata con successo per il trattamento di alcune lesioni che interessano la cute e le mucose. Recentemente l’utilizzo di tale metodica si è esteso anche a patologie di tipo infiammatorio (come l’acne e la psoriasi), a patologie di natura virale (condilomi, verruche piane..), nel trattamento delle ulcere cutanee specie se infette (dove ha forte potere battericida) e nel campo della dermatologia estetica dove si è dimostrata particolarmente efficace nel trattamento del fotoinvecchiamento cutaneo del volto, dello scollo e delle mani (può migliorare la compattezza cutanea, appianare le rughe e schiarire le macchie). Questa metodica sfrutta l’azione di una sostanza fotosensibilizzante che viene applicata sulla cute e che è in grado di penetrare esclusivamente nelle cellule malate o degenerate (cioè cellule che hanno un metabolismo accelerato) e non in quelle sane. Dopo illuminazione con apposita lampada, le cellule che hanno inglobato la sostanza vengono eliminate per reazione fotochimica. La sostanza che si applica sulla cute è l’acido 5-aminolevulinico (5-ALA). Questa sostanza non è un farmaco ma è un prodotto intermedio delle nostre cellule che serve per formare la protoporfirina IX, un elemento della sintesi dell’emoglobina, pertanto non ha effetti collaterali sistemici, non è tossica e viene eliminata dal normale metabolismo. Il procedimento consiste nell’applicare il prodotto sulle lesioni che si intendono trattare e nel coprirle con appositi bendaggi occlusivi, in modo che non vi arrivi la luce, per almeno 2 ore. Dopo tale tempo di attesa la cute viene quindi esposta ad una luce emessa da una lampada specifica per questo tipo di trattamento (iClear : luce blu con lunghezza d’onda tra 405 e 420 nm); tale luce non ha effetto biologico come ad esempio la luce laser o quella ultravioletta e quindi non dà luogo ad effetti collaterali a lungo termine (fotoinvecchiamento, aumento rischio di tumori cutanei, ustioni solari). L’irradiazione dura circa 10 minuti e può essere accompagnata da una sensazione di bruciore o calore di intensità variabile. Dopo il trattamento la cute appare arrossata e deve essere appositamente medicata per circa 7gg, eccezionalmente si puo’ avere la comparsa di croste che normalmente risolvono spontaneamente nell’arco di 7-10gg non lasciando alcun segno sulla cute.Il paziente non deve esporsi al sole per 36 ore dopo il trattamento (non bisogna esporre alla luce diretta del sole non solo la parte trattata ma qualsiasi altra parte del corpo). In alcuni casi è sufficiente un solo trattamento, in altri casi il trattamento può essere ripetuto più volte (dopo almeno 3 settimane) per un periodo di tempo che varia da caso a caso e da soggetto a soggetto. Le lesioni tumorali in una percentuale di casi che varia dal 10 al 35% possono recidivare. In questi casi il trattamento può essere ripetuto.
|
Indicaci il tuo apprezzamento nei social network
Leggi altri articoli dalla rubrica