CONSIGLI PER UNA CORRETTA DIETA A PERUGIA Ma I PROBLEMI correlati con un loro USO FREQUENTE sono molteplici : dopo il sesto anno di vita circa il 70% degli abitanti del pianeta riduce la produzione di lattasi, manifestando INTOLLERANZA al latte è stato dimostrato che alcune proteine contenute nel latte animale e umano stimolano LA PRODUZIONE DI IGF-1, molecola molto utile per la crescita del bambino, ma livelli elevati, nell’adulto, dovuti anche al consumo quotidiano di latte, sono stati correlati a un maggiore rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore. alcuni studi correlano la comparsa di DIABETE insulino-dipendente a specifiche proteine presenti nel latte e nei latticini; i dati suggeriscono che la predisposizione genetica combinata con l’utilizzo quotidiano di latte ne sia la causa principale malattie cardiovascolari: molti derivati del latte contengono significative quantità di di grassi saturi e colesterolo che contribuiscono, quando consumati troppo spesso, ad aumentare il rischio di MALATTIE CARDIOVASCOLARI nei Paesi dove il consumo di latte e latticini non è un’abitudine l’incidenza di OSTEOPOROSI e, principalmente, di fratture ossee è minore rispetto ai Paesi dove se ne fa un largo consumo inoltre è possibile ritrovare nel latte prodotto da mucche cresciute in allevamenti intensivi, TRACCE DI PESTICIDI, FERTILIZZANTI o altre sostanze chimiche utilizzate nei foraggi Fatte queste premesse consiglierei, per prima cosa, di variare le scelte a tavola il più possibile. Io personalmente ho smesso di dare latte di mucca al mio bambino dall’età di 3 anni, sostituendolo con latte vegetale Bio, ovviamente senza escludere altri tipi di derivati come yogurt, formaggi, gelato..." target="_blank">Ogni giorno ripetiamo le stesse scelte, attingendo semmai dallo stesso gruppo alimentare, “latte e derivati” nello specifico. Per fare un esempio: latte a colazione, yogurt a merenda, formaggi ai pasti principali, gelato come dessert." target="_blank">Quante volte sentiamo parlare ora bene ora male di questo alimento? Spesso le informazioni che ci arrivano sono addirittura contrastanti, quindi andiamo a fare un po’ di chiarezza. Penso che il problema di base sia, come sempre, LA SCARSA VARIABILITÀ. Ogni giorno ripetiamo le stesse scelte, attingendo semmai dallo stesso gruppo alimentare, “latte e derivati” nello specifico. Per fare un esempio: latte a colazione, yogurt a merenda, formaggi ai pasti principali, gelato come dessert. Ma I PROBLEMI correlati con un loro USO FREQUENTE sono molteplici : dopo il sesto anno di vita circa il 70% degli abitanti del pianeta riduce la produzione di lattasi, manifestando INTOLLERANZA al latte è stato dimostrato che alcune proteine contenute nel latte animale e umano stimolano LA PRODUZIONE DI IGF-1, molecola molto utile per la crescita del bambino, ma livelli elevati, nell’adulto, dovuti anche al consumo quotidiano di latte, sono stati correlati a un maggiore rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore. alcuni studi correlano la comparsa di DIABETE insulino-dipendente a specifiche proteine presenti nel latte e nei latticini; i dati suggeriscono che la predisposizione genetica combinata con l’utilizzo quotidiano di latte ne sia la causa principale malattie cardiovascolari: molti derivati del latte contengono significative quantità di di grassi saturi e colesterolo che contribuiscono, quando consumati troppo spesso, ad aumentare il rischio di MALATTIE CARDIOVASCOLARI nei Paesi dove il consumo di latte e latticini non è un’abitudine l’incidenza di OSTEOPOROSI e, principalmente, di fratture ossee è minore rispetto ai Paesi dove se ne fa un largo consumo inoltre è possibile ritrovare nel latte prodotto da mucche cresciute in allevamenti intensivi, TRACCE DI PESTICIDI, FERTILIZZANTI o altre sostanze chimiche utilizzate nei foraggi Fatte queste premesse consiglierei, per prima cosa, di variare le scelte a tavola il più possibile. Io personalmente ho smesso di dare latte di mucca al mio bambino dall’età di 3 anni, sostituendolo con latte vegetale Bio, ovviamente senza escludere altri tipi di derivati come yogurt, formaggi, gelato....
A cura della Dr.ssa Caterina Capperucci
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